Il vice direttore dell’Istituto Jean Jacques Rousseau di Salerno chiarisce i motivi della propria contrarietà all’ipotesi di ripresa della didattica a distanza
Garantire il rientro in presenza, distribuire gratuitamente mascherine Ffp2 per tutti i dipendenti del comparto scuola, effettuare uno screening per il tracciamento dei positivi su tutta la popolazione scolastica con cadenza settimanale.
Queste le tre proposte ministeriali supportate da Piermarco Raniero Fiore, vice direttore dell’Istituto privato Jean Jacques Rousseau di Salerno, alla luce degli oltre 50mila casi registrati ne
la giornata di Natale e del conseguente spauracchio di una ripresa della didattica a distanza.
«Gli spostamenti per le feste, i baci, gli abbracci e poi la riapertura delle scuole dopo l’Epifania faranno sentire i loro effetti con il picco probabilmente attorno al 15-20 gennaio – ha proseguito Piermarco Raniero Fiore – Come stimato, anche in Italia sono previsti circa 100mila casi al giorno di positivi. E’ necessario però non rinunciare al regolare rientro in classe: più che allungare le vacanze è necessario correre con le vaccinazioni».
A preoccupare rimangono principalmente gli effetti di una mancata presenza scolastica sul benessere psicofisico dei ragazzi: «La strada maestra deve continuare a rimanere quella dei vaccini. In caso contrario, ancora una volta si adotterebbe una scorciatoia finalizzata a scaricare sulla scuola problemi molto più ampi. Ritengo, infatti, che tutte le misure per contrastare il virus vadano pienamente organizzato all’esterno delle aule scolastiche, visto che in tra i banchi tutte le misure di sicurezza vengono rispettate», ha concluso il vice direttore dell’Istituto di Salerno.