Spiegare, nei limiti di quella che può essere la loro comprensione in base all’età, cos’è un virus, tranquillizzarli e parlare con loro di quelle che sono le regole per proteggersi, tra le quali lavare spesso le mani e’ la principale. Responsabilizzarli nel farlo anche autonomamente, non solo su richiesta di mamma e papà.
A evidenziarlo è il dottor Rocco Russo, della Società italiana di pediatria (Sip). “Occorre mantenere i nervi saldi e vivere in maniera chiara e consapevole la problematica, mettendo in atto tutte le strategie finalizzate ad essere protetti” spiega Russo. “L’unica cosa che può far male è il clima di ansia e ‘terrorismo’ nel nucleo familiare: questo è senz’altro più dannoso”. Anche in casa non vanno dimenticate le norme igieniche: far si che il bimbo non baci il fratellino più piccolo se e’ raffreddato, evitare in quel caso lo scambio di giochi. Altra cosa importante, che può aiutare i bambini, per Russo “e’ non percepire che gli adulti ghettizzano o colpevolizzano le persone di origine cinese, in particolare altri bimbi come loro”. Quella del coronavirus può essere anche l’opportunità di parlare ai piccoli delle infezioni e della possibilità di prevenzione con i vaccini.