L’obbligo di indossare una divisa porta vari vantaggi. Il primo pratico, perchè permette di non perdere tempo al mattino pensando a cosa indossare.
I benefici si estendono al campo ideologico valorizzando un dettaglio: la questione marketing e di senso di appartenenza al proprio istituto.
Tra i membri non si deve individuare alcuna differenza (indipendentemente dagli esiti didattici) evitando così qualunque forma possibile di discriminazione.
Le divise diventano fondamentali per contrastare discriminazioni in base al sesso, etnia, disabilità, orientamento sessuale e credo.
L’appartenenza ad un istituto e la divisa sono parte integrante del vivere l’istruzione. Un altro vantaggio delle uniformi scolastiche è la sicurezza. Nell’ottica delle uscite scolastiche, per gli insegnanti avere la classe facilmente riconoscibile in uniforme costituisce un supporto visivo importante. In questo modo diventa più facile identificare chi rimane indietro e riconoscere gli outsider, non confondendosi con ragazzi di altre scuole.
L’uniforme agisce come livellatore sociale, rendendo tutti gli studenti uguali e impedendo possibili episodi discriminatori. Una delle motivazioni principali che sta dietro alla divisa è l’eliminazione delle barriere sociali, perché non permette a nessuno di giudicare o di essere giudicato per questioni che derivano dall’abbigliamento. Ad esempio, studenti provenienti da famiglie a basso reddito possono essere beffeggiati o addirittura essere vittime di vero e proprio bullismo per non essere in linea con il vestiario all’ultima moda.
Un altro fattore è quello economico. Indossare, per ben nove mesi all’anno, una o più divise scolastiche dello stesso istituto comporta un notevole risparmio sull’elenco mensile delle spese familiari. Consentire, difatti, un abbigliamento semplice e conforme alla praticità delle giornate scolastiche significa rendere pratico e immediato il vestiario quotidiano dei bambini.