Oggi le giornate in classe non iniziano con l’apertura del librone ma con il nome utente e la password dell’insegnante, che annota gli argomenti delle lezioni e l’assegno – scaricando eventuali schede in formato Pdf – nel registro elettronico.

Il passaggio dal registro concreto a quello fatto di bit ha origine in un decreto legge del 2012, poi convertito in legge nel medesimo anno. Con questa norma, nell’ottica della razionalizzazione della spesa pubblica, si impone alle pubbliche amministrazioni – scuole comprese – di sostituire tutti i documenti cartacei con l’equivalente elettronico.

Grazie ai progressi dell’amministrazione scolastica, genitori e alunni continuano ad essere legati a doppia mandata anche durante l’orario scolastico. Attraverso questo sistema nulla sarà più lasciato al caso e si potranno valutare quotidianamente i progressi dei pargoli.