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Mese dell’infanzia e dell’adolescenza, la direttrice Nardi: “I progressi per i minori continuano a non essere uniformi!

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Il 20 novembre si celebra la giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza.  Questa data ci ricorda l’adozione di importanti documenti che costituiscono il fondamento della tutela ai diritti dei minori della nostra società.
Già nel 1924 con la Dichiarazione di Ginevra, la quinta Assemblea generale della Società delle Nazioni aveva approvato un documento in cinque punti dove per la prima volta si faceva riferimento ai “diritti del bambino”. Nel 1959, poi l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, seguita nel 1989 dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia.
L’ Italia ha ratificato la Convenzione il 27 maggio 1991 con la legge n. 176rendendo vincolante per ogni iniziativa governativa il rispetto dei diritti fondamentali dei bambini e la loro protezione. In tutto il mondo ad oggi sono 193 gli Stati che hanno provveduto alla ratifica del documento.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’ONU è il primo documento a riconoscere i bambini come individui a pieno titolo, con diritti e opinioni, a livello internazionale e si basa su 4 principi fondamentali:

  • Parità di trattamento– nessun bambino deve essere discriminato in base a sesso, origine, cittadinanza, lingua, religione, colore della pelle, disabilità o opinioni politiche
  • Salvaguardia del benessere– in tutte le decisioni che possono avere ripercussioni sui minori (sia a livello familiare sia statale), è prioritario l’interesse superiore del bambino
  • Diritto alla vita e allo sviluppo– ogni bambino deve avere accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione e deve essere protetto da abusi e sfruttamento
  • Ascolto e partecipazione– il bambino deve poter esprimere la propria opinione ed essere ascoltato; deve essere informato in modo adeguato alla sua età e venire coinvolto nelle decisioni che lo riguardano.

“Negli ultimi venti anni, enormi sono stati i progressi raggiunti in ambito economico, scientifico, sociale che hanno migliorato le condizioni di vita dei minori a livello globale”, ha commentato la Direttrice. 

“Tuttavia, questi progressi non si sono verificati in modo uniforme nei vari paesi del mondo e la povertà affligge circa 663 milioni di bambini, ovvero uno su tre. La povertà priva i bambini delle cose di cui hanno più bisogno per la sopravvivenza e lo sviluppo come l’alimentazione, l’educazione, i servizi sanitari, l’acqua e l’igiene. Conflitti prolungati, violenza e cambiamenti climatici acuiscono le crisi umanitarie, aggravando la povertà e la disuguaglianza, costringendo le fasce più deboli della popolazione come i bambini e gli adolescenti a sostenere il peso maggiore.Per questo motivo il primo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite prevede di porre fine a tutte le forme di povertà in tutto il mondo entro il 2030. Fondamentale, quindi, salvaguardare i diritti dei minori perché come affermava Maria MontessoriIl bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”. L’Agenzia partecipa alla Giornata mettendo a disposizione il materiale informativo sull’Unione Europea dedicato ai giovani presente nel suo Centro di Documentazione Europea.

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